L’unico vero fallimento nella vita è non agire in coerenza con i propri valori (Buddha).

La coerenza è il grande limite delle menti limitate.

La frase significa che una mente limitata ha come grande limite la capacità di essere coerente (il limite è un confine che la persona non sa varcare. La capacità di essere coerente è un suo limite come un’asticella troppo alta per un saltatore in alto). Questo avviene perché non ha una visione a 360 gradi della realtà che la circonda, non riesce a comporla e si limita a creare regole per ogni ambiente. Ovviamente, poi, i singoli pacchetti di regole finiscono per essere incoerenti fra loro. Due esempi molto semplici.

Tizio è contro la caccia perché la ritiene un’attività “barbara”, ma poi si gusta un bel piatto di carne o di pesce, dimenticandosi di essere, di fatto, il mandante della “barbara” uccisione dell’animale, i soldi con cui paga il suo cibo sono il suo fucile!

Caio è vegetariano, ma è anche credente (cristiano, musulmano, ebreo), dimenticandosi che il Dio della sua religione non ha mai condannato l’alimentazione a base di carne, anzi i testi sacri sono colmi di sacrifici di animali e di miracoli con pesci e simili.

“E che c’entra?” è la giustificazione più comune della persona limitata sentimentalmente, una via di mezzo fra una difesa per risentimento (con la quale si vorrebbe troncare ogni discussione sul tema) e la reale incapacità di avere una visione omnicomprensiva del mondo. La mente limitata è veramente convinta che si possano avere regole diverse per ogni campo di applicazione della vita: “gli affari sono affari” e in essi posso fregarti, ma al di fuori di essi sono persona onestissima!

In genere la coerenza è definita “sciocca” da chi non riesce a essere coerente; chi è coerente non fa nessuna fatica a esserlo e l’armonia è naturale; può darsi che, una volta “trovata la strada”, io non cambi più e cerchi di essere per sempre coerente.

Se seguo la verità come la vedo al momento ecco che oggi posso apprezzare X e il giorno dopo posso bocciarlo, poi il giorno dopo ancora riapprezzarlo ecc. “Seguire la verità come la vedo al momento” è il miglior modo, un alibi eccezionale, per non pormi il problema di essere coerente anche con il giorno prima: se cambio, devo farlo coscientemente perché tutte le mie convinzioni cambiano e si inquadrano in una nuova visione della vita: è veramente ottimistico sperare di migliorare la propria vita in modo significativo se non troviamo un’architettura stabile esente da contraddizioni; nel gioco della vita, le contraddizioni ci fanno tornare indietro, non andare avanti!

“Ecco il grande errore di sempre: immaginarsi che gli esseri pensino ciò che dicono.”

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