Sono soldi oppure corna ? Altro che Eroi!

Gli operatori del comparto pubblico del servizio sanitario nazionale in taluni casi sono retribuiti  con i  soldi già di loro proprietà.

Come è possibile oltreché irragionevole ?
In buona sostanza, tutti coloro che prestano attività di pronta disponibilità, di lavoro straordinario diurno, festivo e/o notturno sono remunerati con i soldi del loro fondo contrattuale di cui all’art. 80 del contratto nazionale di lavoro.

Il contratto infatti, prevede che il lavoro straordinario e la pronta disponibilità siano eventi sporadici e quindi detto ragionamento apparentemente illogico ci può anche stare in casi limitatissimi e necessità insopprimibili.
Quando, al contrario, le prestazioni sopra elencate assumono contorni di un loro utilizzo massiccio divengono una beffa vera e propria.
In pratica, centinaia di migliaia di euro vengono utilizzati dall’azienda socio sanitaria di Cremona per pagare prestazioni di pronta disponibilità e lavoro straordinario allo scopo di non assumere nuovo personale che, al contrario, dovrebbe essere retribuito con i soldi del bilancio aziendale.
Più manca personale, più l’azienda sanitaria risparmia sul suo bilancio e più è massiccio il ricorso alle prestazioni extra-orarie con erosione marcata del fondo contrattuale dei dipendenti.

Una lavoratrice/lavoratore che presta la sua attività oltre il normale orario di lavoro vede entrare nella tasca di destra ciò che gli viene puntualmente prelevato dalla tasca di sinistra.

 

In più, tutti i colleghi che non effettuano alcuna prestazione oltre il normale orario di lavoro settimanale (36 ore) si vedono decurtati anch’essi una quota di risorse economiche del fondo contrattuale che sono servite per pagare i colleghi che hanno lavorato oltre le normali 36 ore e non le hanno recuperate, ma hanno conseguito il pagamento, così come previsto dal contratto nazionale collettivo di lavoro.
Anche tutti coloro che recuperano l’attività di lavoro straordinario, mancati riposi, etc. si pizzicano una fregatura poiché il fondo contrattuale a loro disposizione diminuisce comunque “in virtù” del fatto che vengono pagate le attività straordinarie dei colleghi che, al contrario, non le recuperano.
In pratica il fondo contrattuale di cui si è scritto, erodendosi per via delle prestazioni extra-orarie, non contribuisce al raggiungimento di un qualificato monte salari necessario per ottenere le fasce (progressioni economiche orizzontali) che, quelle sì, aumentano lo stipendio e la contribuzione pensionistica fino al giorno della quiescenza e non obbligano a nessun tipo di prestazione in cambio di soldi.Certo è, che se tutti recuperassero lo straordinario oltre le 36 ore l’azienda sanitaria di Cremona sarebbe obbligata ad effettuare le dovute assunzioni mantenendo così il fondo più corposo per  passaggi di fascia moto più frequenti.

Una riflessione è d’obbligo ? Pensiamo proprio di sì !

Fials-Confsal, controcorrente rispetto ad altri sindacati, parla chiaro in modo tale che le scelte degli operatori siano consapevoli.
Francamente troviamo assurdo lavorare in più per essere retribuiti con i propri soldi  rinunciando all’assegnazione delle fasce che attribuiscono un aumento di stipendio mensile considerevole senza obbligo di prestazione alcuna.

Non funziona così per la legge Sirchia (prestazioni aggiuntive per soli infermieri e tecnici di radiologia), ma purtroppo i soldi messi a disposizione sono centellinati. Queste non sono risorse del fondo dei lavoratori ma risorse regionali. La legge Sirchia però è una rarità. E’ uno zuccherino una tantum.

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