Il nuovo modello 730/2023: PRENOTAZIONE TELEFONICA DAL 05 MAGGIO 2023

Le novità del Modello 730/2022    LOCANDINA SCARICA

In dichiarazione sarà possibile inserire residui del credito che non ha trovato capienza nell’imposta della precedente dichiarazione dei redditi.

Il Modello 730 è il modulo fiscale da compilare per la dichiarazione dei redditi dei lavoratori dipendenti e pensionati, allo scopo di provvedere al versamento o al rimborso delle imposte a credito: novità, regole e scadenze.

Si usa per dichiarare le seguenti tipologie di reddito:

  • Redditi di lavoro dipendente;
  • Redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente;
  • Redditi dei terreni e dei fabbricati;
  • Alcuni dei redditi assoggettabili a tassazione separata.

Dal mese di maggio 2023 la precompilata 2023 per la dichiarazione dei redditi sarà pronta. Ovverosia, sarà accessibile dal portale dedicato dell’Agenzia delle Entrate. In particolare, su come e su quando sarà disponibile, la data da cerchiare sul calendario è quella del prossimo 08 maggio del 2023.

Inoltre, per la precompilata 2023 per la dichiarazione dei redditi l’accesso sarà possibile solo se muniti di identità digitale. Per la consultazione e per la trasmissione. Ed anche per eventuali modifiche e correzioni, infatti, serviranno le credenziali del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID).

In particolare, la precompilata 2023 per la dichiarazione dei redditi, al netto di eventuali proroghe, si potrà trasmettere in modalità telematica al Fisco entro il prossimo 30 settembre. Per quel che riguarda, in particolare, il modello di dichiarazione dei redditi 730. Mentre per il modello Redditi PF 2022 ci sarà tempo fino e non oltre il prossimo 30 novembre. Dopo aver trasmesso la dichiarazione dei redditi, il contribuente potrà acquisire il protocollo dell’invio sempre dalla propria area riservata del portale dell’Agenzia delle Entrate.

Anche sul 730/2023, l’Agenzia delle entrate potrà attivare i c.d. controlli preventivi.

Infatti, le novità in materia di controlli documentali introdotti dall’ultimo decreto fiscale, non cambiano alcunché in termini di controlli preventivi.

Cosa sono i controlli preventivi e perchè possono comportare un ritardo sui rimborsi in busta paga? Ecco le risposte.

730-2023. Le ultime novità sui controlli

Le istruzioni di compilazione del 730/2023, hanno recepito le novità in materia di controllo documentali introdotti dal D.L. 146/2021, c.d. decreto fiscale.

Nello specifico, se il 730 precompilato viene presentato direttamente tramite il sito internet dell’Agenzia oppure al sostituto d’imposta:

  • senza effettuare modifiche, non saranno effettuati i controlli documentali sugli oneri detraibili e deducibili che sono stati comunicati all’Agenzia delle entrate;
  • con modifiche che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, non saranno effettuati i controlli documentali sugli oneri, comunicati all’Agenzia delle entrate, che non sono stati modificati, mentre sugli oneri comunicati che risultano modificati, rispetto alla dichiarazione precompilata, saranno effettuati i controlli documentali relativamente ai soli documenti che hanno determinato la modifica.
  • I controlli documentali possono riguardare, invece, i dati comunicati dai sostituti d’imposta mediante la Certificazione Unica.

·         I controlli preventivi. Conferma anche per il 2023

  • Tale nuova impostazione sui controlli documentali, non impatta sugli ulteriori controlli che possono essere attivati da fisco. Il riferimento è ai c.d.controlli preventivi.

Le semplificazioni sui controlli documentali introdotti dall’ultimo decreto fiscale, non cambiano alcunché in termini di controlli preventivi

Anche sul 730/2023, l’Agenzia delle entrate potrà attivare i c.d. controlli preventivi.

Infatti, le novità in materia di controlli documentali introdotti dall’ultimo decreto fiscale, non cambiano alcunché in termini di controlli preventivi.

Cosa sono i controlli preventivi e perchè possono comportare un ritardo sui rimborsi in busta paga? Ecco le risposte.

730-2022. Le ultime novità sui controlli

Le istruzioni di compilazione del 730/2023, hanno recepito le novità in materia di controllo documentali introdotti dal D.L. 146/2021, c.d. decreto fiscale.

Nello specifico, se il 730 precompilato viene presentato direttamente tramite il sito internet dell’Agenzia oppure al sostituto d’imposta:

  • senza effettuare modifiche, non saranno effettuati i controlli documentali sugli oneri detraibili e deducibili che sono stati comunicati all’Agenzia delle entrate;
  • con modifiche che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, non saranno effettuati i controlli documentali sugli oneri, comunicati all’Agenzia delle entrate, che non sono stati modificati, mentre sugli oneri comunicati che risultano modificati, rispetto alla dichiarazione precompilata, saranno effettuati i controlli documentali relativamente ai soli documenti che hanno determinato la modifica.

I controlli documentali possono riguardare, invece, i dati comunicati dai sostituti d’imposta mediante la Certificazione Unica.

Gli effetti sui rimborsi in busta paga

Il rimborso che risulta spettante al termine delle operazioni di controllo preventivo è erogato dall’Agenzia delle entrate non oltre il sesto mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione ovvero dalla data della trasmissione. Se questa è successiva a detto termine. Restano fermi i controlli previsti in materia di imposte sui redditi.

Dunque, se si attivano i controlli preventivi, i rimborsi non sono effettuati sulla retribuzione di competenza del mese successivo a quello di trasmissione della dichiarazione.

Difatti, la tempistica di effettuazione dei rimborsi si allunga.

Gli elementi di incoerenza

Anno per anno, l’Agenzia delle entrate individua gli elementi di incoerenza che possono far scattare i controlli preventivi.

Negli ultimi tre anni gli elementi di incoerenza sono stati replicati di volta in volta.

Nel senso che sono considerati elementi di incoerenza: lo scostamento per importi significativi dei dati risultanti nei modelli di versamento, nelle certificazioni uniche e nelle dichiarazioni dell’anno precedente. Il riscontro può essere effettuato anche rispetto ai dati di spesa comunicati da soggetti terzi. Si pensi alle spese sanitarie, universitarie, di ristrutturazione ecc.

L’attivazione dei controlli preventivi deve essere comunicata al contribuente.

 Si precisa che, nel caso in cui fosse stato presentato il modello 730-2023 precompilato, il contribuente può annullare la dichiarazione precedente e inviare, tramite l’applicazione web, una nuova dichiarazione a partire dal 28 maggio 2023.
L’annullamento è possibile una sola volta fino al 20 giugno 2023.

Se si riscontra l’errore dopo il 2o giugno si può:

  • presentare al CAF o al professionista un 730 integrativo, entro il 10 novembre. Il 730 integrativo si può presentare solo nel caso in cui la correzione determini un maggior credito oppure un minor debito;

  • presentare, tramite l’applicazione web, il modello Redditi correttivo entro il 30 novembre o il modello Redditi integrativo dopo il 30 novembre.

Documentazione

Per la dichiarazione dei redditi, servono i SEGUENTI DATI – peraltro già presenti in larga misura nel  730 precompilato:

  • Certificazione Unicarilasciato da datore di lavoro o ente pensionistico;
  • Fatture, ricevute, scontrinidi farmaci da banco, che attestino le spese sostenute per le quali è prevista detrazione Irpef al 19%;
  • Altra documentazione necessariaper il riconoscimento delle spese deducibili o detraibili;
  • Ricevuta dei bonificiattraverso i quali sono state pagate opere di ristrutturazione, quietanze di pagamento degli oneri di urbanizzazione, attestati di versamento delle ritenute sui compensi dei professionisti, quietanza rilasciata dal condominio;
  • Attestati di versamentodi acconti d’imposta del contribuente;
  • Ultima dichiarazione presentata, se con eccedenza d’imposta.

La documentazione va conservata per accertamenti fino al 31 dicembre del quarto anno successivo alla presentazione.

Casi particolari: esonero dalla dichiarazione dei redditi

Scatta invece l’esonero dalla dichiarazione dei redditi coloro che possiedono esclusivamente i redditi da:

  • Abitazione principale;
  • Lavoro dipendente o pensione;
  • Lavoro dipendente o pensione con abitazione principale;
  • Rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
  • Alcuni redditi esenti (ad esempio, pensioni di guerra, alcune borse di studio, ecc…).

Oppure possiedono esclusivamente redditi soggetti a:

  • imposta sostitutiva
  • ritenuta alla fonte a titolo di imposta.

In tutti i casi indicati, l’esenzione scatta alle seguenti condizioni:

  • Redditi corrisposti da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto oppure corrisposti da più sostituti, purché certificati dall’ultimo che ha effettuato il conguaglio;
  • Le detrazioni per coniuge e familiari a carico sono spettanti e non sono dovute le addizionali regionale e comunale

L’esenzione può scattare anche per motivi di minimo reddituale, ossia per tutti coloro che possiedono esclusivamente determinati redditi, entro specifiche soglie, e sempre solo a particolari condizioni. Il reddito da lavoro, pensione, terreni o mantenimento, al netto dell’abitazione principale e relative pertinenze, deve essere inferiore a:

  • 000 euro per chi ha meno di 75 anni;
  • 750 euro per chi ha più di 75 anni a condizione che il periodo di pensione non sia inferiore a 365 giorni;
  • 500 euro per i pensionati a condizione che il periodo di pensione non sia inferiore a 365 giorni;
  • 800 euro per attività non esercitate abitualmente o da lavoratori autonomi (Redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e altri redditi per i quali la detrazione prevista non è rapportata al periodo di lavoro.);
  • 500 euro per i redditi di terreni e fabbricati a condizione che il periodo di lavoro non sia inferiore a 365 giorni;
  • 500 (pensione) + 185,92 (terreni) a condizione che il periodo di lavoro/pensione non sia inferiore a 365 giorni;
  • 500 euro per l’assegno periodico corrisposto dal coniuge + altre tipologie di reddito (è escluso l’assegno per il mantenimento dei figli)
  • 158,28 euro di compensi per attività sportive

Pagamenti rimborsi da 730

  • Modello 730 e rimborsi IRPEF: calendario conguagli 2023
  • Chi opta per la liquidazione dei rimborsi in busta paga, ottiene la liquidazione dei crediti d’imposta a partire da luglio, nel primo cedolino paga utile. Più complessa la situazione per chi non ha un sostituto d’imposta (datore di lavoro) che anticipa subito tali rimborsi. Vediamo di seguito le diverse casistiche e le scadenze di pagamento previste.
  • La scelta del rimborso senza sostituto d’impostaper alcuni contribuenti è inevitabile (ad esempio per i disoccupati) mentre per altri può essere dettata dall’incertezza finanziaria del proprio datore di lavoro che potrebbe trovarsi magari a rischio fallimento. Negli anni di pandemia, molti hanno optato per questa soluzione non essendo certi, in sede di dichiarazione dei redditi a giugno, di poter considerare certo il proprio posto di lavoro a dicembre, in sede di conguagli.
  • Calendario rimborsi senza sostituto
  • Per i rimborsi IRPEF dei contribuenti senza sostituto d’imposta(o che hanno comunque scelto di ottenere i crediti direttamente dall’Agenzia delle Entrate invece che dal proprio datore di lavoro):
  • se l’importo non supera i mille euro è previsto l’accreditosu IBAN dal 15 dicembre ed entro il 22 dicembre (ma per chi avesse scelto il bonifico domiciliato, il pagamento può slittare fino a gennaio);
  • se l’importo è compresa tra 1.000 e 4.000 euro o il credito deriva da bonus edili che necessitano di riscontro tramite documentazione e certificazioni obbligatorie, l’accredito può arrivare anche dopo, entro marzo, tramite bonifico o vaglia.
  • Casi particolari di pagamento in ritardo
  • Ci sono poi dei ritardi dovuti a casi particolari, ad esempio per errate coordinate bancarie: per rimborsi fino a mille euro con IBAN sbagliato, l’Amministrazione finanziaria invia una lettera al contribuente invitandolo ad incassare il rimborso presso uno sportello postale.

 

PRENOTAZIONI DALLE ORE 14 ALLE ORE 15, AL NUMERO DI TELEFONO 334.9505920 DA VENERDI’ 05 MAGGIO 2023.

DONAZIONE PER OGNI MODELLO 730 PARI A CINQUE EURO.

LA DONAZIONE PUO’ ESSERE ESEGUITA DIRETTAMENTE DAL SITO WEB http://www.confsalodi.it  UTILIZZANDO CARTE DI CREDITO, PREPAGATE, ETC. OPPURE UTILIZZANDO L’IBAN – IT82I0503420301000000666934 – LI EVIDENZIATO PER ESEGUIRE IL RELATIVO BONIFICO, UTILIZZANDO IL PROPRIO CONTO BANCARIO, ED INTESTANDO IL BONIFICO A FAVORE DI “CONFSAL”

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