Il decreto legge “bollette” per il SSN è forse come le “bollette” lasciate nelle mutande ?!

Nella Gazzetta Ufficiale n. 76 del 30 marzo 2023 è stato pubblicato il decreto Bollette (D.L. 30 marzo 2023 n. 34), recante misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali.1 giorno fa

E’ paragonabile ad una  “bolletta” nelle mutande” dopo una brolla particolarmente arrogante ?!
Così pare il Decreto Legge, per la parte che impatta sul servizio sanitario nazionale.

Alla fine di due giorni confusi e confusivi è opportuno fare alcune considerazioni.

La prima è che si è voluto esaltare un passaggio definendolo storico per il comparto senza aver compiutamente letto la prima stesura dell’attuale art. 13 che se da una parte eliminava il vincolo dell’incompatibilità per i professionisti sanitari del comparto, dall’altra poneva dei paletti cogenti e non facilmente superabili per rendere effettivo l’esercizio libero professionale. Tale esercizio poteva infatti essere agito solo dopo aver avuto il placet dell’Azienda di appartenenza che doveva –  e deve ancora –  verificare e formalizzare che la fruizione di tale possibilità non avrebbe portato nocumento all’assistenza, all’abbattimento delle liste d’attesa e che si sarebbe attuata nel rispetto dei vincoli di legge sull’orario di lavoro.

E stante la carenza di personale in generale, di organici diffusamente sottodimensionati, il ricorso frequente allo straordinario non sarebbe certo stato facile ottenere tale placet.

La seconda è che una norma articolata in tale modo e senza alcuna indicazione o direttiva operativa avrebbe inevitabilmente creato tensioni e contenziosi in tutte le strutture del SSN.

La terza è che chi ha predisposto il precedente art. 11 e parimenti l’attuale conosce ben poco la realtà del nostro sistema salute e la quotidianità operativa degli operatoti e professionisti del comparto e di chi li deve coordinare e dirigere. Abbiamo quindi assistito a dei confusi Go and Stop e ad un riposizionamento ministeriale davvero poco esaltante che però dà a tutti noi contezza di quanto sia rilevante e indispensabile l’apporto del comparto per garantire la vita del Sistema salute e assistenza e risposte qualificate ai pazienti e ai cittadini tutti.

Il decreto dovrà  essere convertito in legge entro 60 giorni.

Viste le premesse, sarà opportuno seguire e verificare le fasi di tale conversione con grande attenzione e spirito critico.

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