Il sindacato autonomo Fials aderente Confsal non pattuisce l’accordo proposto da ASST di Cremona riguardante i residui di cui all’art. 5, comma 2 della legge regionale n. 9/2020 “Misure per incentivi in favore del personale del Servizio sanitario regionale”.
Titolo dell’accordo proposto da Asst di Cremona:
VERBALE D’INTESA PERSONALE DEL COMPARTO SULLA DISTRIBUZIONE DEI RESIDUI DERIVANTI DALL’ATTRIBUZIONE DELLA PREMIALITA’ AI SENSI DELL’ART. 5 DELLA L.R. 9/2020.
Come già ribadito per iscritto da Fials-Confsal, in sede regionale – il 29 maggio 2020 – rispetto all’accordo sottoscritto in quella sede da altri sindacati, Fials aderente Confsal sede – provinciale di Cremona – non sottoscrive né pattuisce l’accordo aziendale de quo ( proprio nel solco di quanto affermato dalla stessa Fials-Confsal nel precorso accordo regionale) poiché i criteri e le modalità che sono stati utilizzati per l’erogazione degli incentivi al personale sono e rimangono privi di carattere oggettivo, sono stati inverificabili e sono stati distribuiti ad personam, secondo i giudizi insindacabili dei superiori gerarchici e degli uffici aziendali preposti.
Ne deriva che anche per i “residui”, di cui all’accordo aziendale proposto da Asst di Cremona, non c’è un significativo scostamento dei criteri sopraddetti, perpetuandosi, conseguentemente, l’ingiustizia dell’uniteralità già purtroppo consumata con i criteri del richiamato accordo regionale.
Valutato infine, che nei cento giorni di emergenza primaverile COVID-19 i “lavoratori più bravi” sono stati considerati meritori di 8 euro netti al giorno, ammesso che siano stati sempre presenti. Quelli “meno coinvolti”, se la sono “cavata” con 1,90 al giorno (sic!).
Inoltre, i sindacati che hanno pattuito l’accordo con la regione Lombardia hanno tagliato ancora le RAR (Risorse Aggiuntive Regionali, falciate del 40% negli ultimi anni) per assumere personale nelle aziende con la promessa, poi, di rimettere i soldi al loro posto. Al contrario, invece: niente personale assunto stabilmente mentre i soldi da riporre al loro posto sono ancora i grandi “assenti”. Un’altra presa in giro per gli Operatori sanitari come le “gazzarre” popolari inscenate allora sui balconi, per osannare gli “EROI”.
Ma oggi …?